David Almond, Il grande gioco, Salani
Pensavano che fossimo scomparsi, ma si sbagliavano. Pensavano che fossimo morti, ma si sbagliavano. (…) Eravamo anneriti dal fuoco e dalla fuliggine, avevamo del sangue rappreso sulle labbra, tagli e ammaccature sul resto del corpo.
Judy Blume, Per sempre, Rizzoli
Il sesso dal punto di vista di una ragazza, adolescente, americana. Per l’epoca, anni settanta, il romanzo fece scalpore. Ancora oggi appare un tentativo serio di parlare di affettività e sessualità, stavolta dal punto di vista dichiaratamente femminile.
Harold Brodkey, Primo amore e altri affanni, Fandango
L’americano Brodkey ha scritto alcuni dei racconti più belli del ‘900 sull’iniziazione all’amore, al sesso, all’amicizia. Li trovate qui, e in parte in un’altra raccolta, “Storie in modo quasi classico”.
Melvin Burgess, Il chiodo fisso, Mondadori
Il sesso visto dal punto di vista di un gruppo di adolescenti. Gli equivoci, gli innamoramenti, i desideri nascosti, gli incontri. Il rapporto con i genitori, gli insegnanti, anche loro coinvolti, giudicati, messi alla prova. Il proibito e il lecito, l’avventuroso e il noioso. Un romanzo esplicito di uno dei migliori scrittori per giovani, e non solo.
Patrizia Cavalli, Poesie, Einaudi
La Cavalli è uno dei maggiori poeti italiani contemporanei. La sua poesia ironica, malinconica, chiara e godibile è soprattutto una poesia umorale: descrive benissimo i modi in cui il nostro io cambia col cambiare del tempo, degli incontri, delle minime avventure quotidiane.
Denis De Rougemont, L’amore e l’Occidente, Rizzoli
Cosa c’è di comune tra la concezione dell’amore che abbiamo nel Duemila – quella delle serie, dei social, del cinema – e la concezione che avevano i trovatori? In questo saggio non facile ma avvincente, De Rougemont lo ha spiegato già negli anni ’30 del Novecento.
Emily Dickinson, Questa parola fidata, Einaudi
Nelle brevissime poesie della maggiore poetessa americana dell’Ottocento c’è tutto: l’universo e un filo d’erba, la fede nell’assoluto e la passione carnale, una logica implacabile e un’immaginazione fulminea, indomabile, quasi folle.
Bernardine Evaristo, Ragazza, donna, altro, Edizioni Sur
Dodici donne nere e le loro storie, intrecciate. Razza, desiderio, diversità sessuale, storia coloniale, vocazioni artistiche. Scritto in uno stile teatrale, poetico, il libro mette in scena una comunità multirazziale, è un inno alla libertà, alla possibilità di libertà e di gioia nonostante tutto.
Dolly Freed, La vita dell’opossum. Vivere bene senza un lavoro e (quasi) senza denaro, Orme
In un’epoca che ha il mito del successo e dei soldi facili, questo libro autobiografico racconta di come un’adolescente americana e suo padre abbiano vissuto una vita più che dignitosa e confortevole con soli 700 dollari l’anno.
Maria Giacobbe, Il mare, Il Maestrale
Non è compito dello scrittore di romanzi proporre delle soluzioni ai problemi che solleva: in realtà, a mio parere, il suo unico compito è quello di testimoniare con sincerità e se è possibile con voce originale su quella parte della realtà e del tempo che sono o furono suoi.
Han Kang, La vegetariana, Adelphi
Questo romanzo viene dalla Corea del Sud, ma dà a volte l’impressione di riflettere in maniera iperrealistica la vita segreta dell’Occidente. Racconta la crisi profonda di identità di una donna, il suo rapporto col corpo, col cibo, con l’eros.
Cormac Mc Carthy, La strada, Einaudi
Un classico. Un padre e un figlio vagano in mezzo a boschi bruciati dopo una catastrofe. Tra case abbandonate dove trovare ultimi resti di cibo, fumo, bande di cannibali e comunità nascoste di ultimi umani, il romanzo è la storia di un amore estremo, quello tra un padre e un figlio in condizioni estreme.
Marie Aude Murail, Miss Charity, Giunti
Tanto i fiori e i funghi trovavano facilmente nome e definizione al chiaro sole della mia ragione, quanto le cose umane si depositavano nel profondo di me, tutte grigie e incerte. Avevo o non avevo flirtato con mio cugino?
Gary Paulsen, Nelle terre selvagge, Rizzoli
Un ragazzino si trova da solo, a causa di un incidente, nel mezzo della foresta sconfinata tra Canada e Stati Uniti. Come farà a sopravvivere, catapultato dalle proprie comodità in un ambiente selvaggio? Una storia di adattamento improvviso e radicale.
Rainer Maria Rilke, Lettere a un giovane poeta, Adelphi
Ricercate la ragione che vi chiama a scrivere; esaminate s’essa estenda le sue radici nel luogo più profondo del vostro cuore, confessatevi se se sareste costretto a morire, quando vi si negasse di scrivere. Questo anzitutto: domandatevi nell’ora più profonda della vostra notte: devo io scrivere?
Goliarda Sapienza, L’arte della gioia, Einaudi
Avevo ritrovato il mio corpo. In quei mesi d’esilio, chiusa in quella corazza di dolore, non mi ero più accarezzata. Accecata dal terrore avevo dimenticato di avere il seno, il ventre, le gambe. Allora il dolore, l’umiliazione, la paura non erano, come dicevano, una fonte di purificazione e beatitudine. Erano ladri viscidi che di notte, approfittando del sonno, scivolavano al capezzale per rubarti la gioia di essere viva. (…) E ora che avevo ritrovato l’intensità del mio piacere, mai più mi sarei abbandonata alla rinuncia e all’umiliazione che loro tanto predicavano.
Janne Teller, Niente, Feltrinelli
Non c’è niente che abbia senso,
è tanto tempo che lo so. Perciò
non vale la pena far niente,
lo vedo solo adesso.
Lev Tolstoj, Padre Sergij, Feltrinelli
L’unica cosa che gli impedisse di essere un allievo modello, erano gli impeti di collera che lo prendevano talvolta, durante i quali perdeva completamente il dominio di sé e diveniva una belva furiosa. (…) Un’altra volta (…) aveva gettato un intero vassoio di cotolette contro il dispensiere, si era scagliato contro un ufficiale e dicevano che l’avesse anche colpito, perché quello aveva mancato alla parola data e gli aveva mentito in faccia.
Marguerite Yourcenar, Alexis, Feltrinelli
Questa lettera, amica mia, sarà lunghissima. Non mi piace troppo scrivere. Ho letto sovente che le parole tradiscono il pensiero, ma mi sembra che le parole scritte lo tradiscano ancora di più. Tu sai ciò che resta di un testo dopo due successive traduzioni.
Robert Westall, Bufera, Rizzoli
Una storia d’amore tra un ragazzo e una ragazza, in una piccola città inglese. Lui, disinvolto e ateo, lei, figlia del parroco e devota. Riusciranno a andare oltre le loro differenze? Un breve racconto perfetto.
Paolo Zanotti, Bambini bonsai, Ponte Alle Grazie
È un romanzo distopico sulla vita che continua dopo una catastrofe naturale, e soprattutto un racconto sui ragazzini che non ricordano quello che c’era prima. Ma è anche una storia d’amore impossibile, in cui l’autore mescola sapientemente la tradizione letteraria e l’immaginario di cartoni, fumetti, pubblicità.