Urlano. Loro urlano sempre.
Godono. Loro godono sempre.
Si eccitano. Loro si eccitano sempre.
Tocchi. Sfregamenti. Penetrazioni.
Si eccitano, godono e urlano.
Perché io no?
Mi eccito; godo; ma non urlo.
Lui mi dà piacere, eppure perché non urlo?
Provo ad ansimare rumorosamente, magari se ne accorge.
-E stop! Rifacciamola-
Neanche con lui funziona.
-Devi mostrare tutto il piacere, la telecamera mica ritrae le microespressioni! Con la schiena inarcata ci sei. Urla, ansima più forte. Ricominciamo-
E un…due…tre…schiena inarcata, occhi chiusi, labbra socchiuse. Devo proprio eh?
Eppure le altre sembrano così naturali. Sarà colpa del ragazzo? Si, sarà così.
Lo sguardo fulminante del regista mi fa capire che è il caso che mi sbrighi. Il ragazzo non resisterà ancora a lungo. Certo, possono riprendere la scena anche tra un po’, quando lui sarà di nuovo eccitato, ma dobbiamo evitare più tagli possibili.
Tiro un sospiro di rassegnazione.
Mi eccito. Godo. Urlo. Urlo? Urlo.
Chissà perché me lo immaginavo diverso.
Urlo.
Probabilmente il quarantenne brillo nel suo sgabuzzino, riesce a vedere meglio l’amplesso dal suo telefonino se urlo.
Urlo.
Perché non posso essere spontanea?
Urlo.
È un lavoro, mi tocca.
Urlo.
Mhh sarà.
Urlo
È colpa mia. Forse non sono adatta a godere.
Urlo
Lui sta venendo.
Urlo.
Perché devo esternare questo piacere così? Siamo tutte diverse.
Urlo.
-E stop! Perfetto-
Finalmente.
-Visto che puoi farcela anche tu?- disse, dandomi un leggero buffetto sulla guancia e un bacio sulla fronte.
Già, finalmente so fingere anche io.