Che bello! Sto volando!
È questo ciò che dissi quel giorno.
“Ciao mamma! sto volando!”
Quello era un giorno importante, io e i miei fratelli venimmo dolcemente cullati verso un nuovo campo dallo zio vento.
Mamma ci raccontava sempre di quando lei era stata trasportata da un insetto pronube.
Mi chiedevo dove sarei stato portato. Forse in un’aiuola? O un bosco?
Purtroppo alcuni di noi scendono verso i marciapiedi. Poverini.
E poi arrivai qui, in questo bellissimo parco.
Quando scendemmo c’erano già degli anziani, con i loro capelli grigi capeggiavano su tutta l’erbetta.
Dovete sapere che per noi i capelli sono vitali. Di solito iniziano a spuntare quando raggiungiamo la mezza età e finché non perdiamo l’ultimo, possiamo rimanere in vita.
Mi ambientai fin da subito e dopo un po’ di tempo finalmente anche io potei vantare la mia bella chioma bionda.
Sapete, dopo aver partorito non passa molto tempo prima dei capelli grigi. Ho visto i miei piccoli volare, chi per lo zio, chi per quegli esserini volanti. Mi ricordo quando ero io a volare! Che ricordi.
Ho vissuto tante avventure qui. Poco più in là hanno costruito dei giochi per i bambini, che spesso e volentieri vengono qui a giocare con noi. Io ormai sono quasi del tutto vecchio, ma i miei amici più giovani spesso finiscono tra i capelli di madri orgogliose.
Quando ottenni anche io la mia leggera e folta chioma argentea ero al settimo cielo.
Poi lo strappo.
Sentii un forte dolore all’addome
L’ultima cosa che riuscii ad udire fu: “Dai Luca, esprimi un desiderio!”. Allora con un sospiro lo espressi, mentre una brezza calda mi staccò capello per capello. Cavoli non credevo che l’impugnatura dei germogli di uomo fosse così salda.
Ed eccoci qui.
Che bello…sto di nuovo volando!