Immagina di trovarti all’interno di una stanza buia, triste, vuota.
Ti senti incompleto, hai bisogno di qualcosa, qualcuno che ti porti via da lì. Immagina che questo qualcuno arrivi a liberarti. Ti porta via e insieme entrate in un’altra stanza. Questa è diversa, è luminosa, calda. Ti attrae, emana felicità. Passa il tempo e diventa rosa, il colore dell’amore. Però quella persona che ti ha salvato non la vede allo stesso modo. E’ sempre calda, luminosa, felice. Però è gialla, il colore dell’amicizia. Quindi quella stanza che colore ha veramente? Con il tempo inizi a vedere delle modifiche. Ogni tanto diventa scura, come la stanza precedente. A volte diventa fredda, poi torna calda, poi di nuovo gelida. I colori sono come delle luci lampeggianti, un susseguirsi di nero e rosa. Cosa significa? E’ la frustrazione, perché devi trattenerti. Devi reprimere quel colore che vedi, quel calore, il desiderio, tutto. Devi sforzarti e trasformare il rosa in giallo, l’attrazione in nulla. Ma come si fa?
Il tempo passa e continui a trattenerti, ma non cambia niente. Il desiderio rimane, così anche la mancanza di quella voce e quello sguardo. Ne hai bisogno ma non puoi averli e non riesci a stare senza. Ti dà fastidio, immagina di aver bisogno di mangiare ma non poterlo fare. Non saresti frustrato?
E’ terribile. E’ come se fossi dipendente da qualcosa che non hai mai fatto, come se ti mancasse qualcosa che non è mai accaduto, qualcuno che non hai mai avuto. Perciò vorresti cambiare quella stanza e vederla come la vede lui, gialla. Però non riesci a non vederla rosa. L’unica soluzione forse sarebbe uscire da lì, ma questo significherebbe tornare nella prima stanza in cui sei stato, quella buia, vuota, oscura, tutto da solo. Ed è qui che capisci che alla fine non è male la frustrazione, dopo tutto è bello stare al fianco di quella persona, vero? Scommetto che ti basta anche solo guardarla per essere felice e stare bene.