Ho paura del silenzio, paura che in esso si smarrisca il senso.
Non so fermarmi ad ascoltare questo paradossale, assordante, infinito rumore.
Ho paura del futuro, immaginarmici è come guardare dentro a un baratro: non esiste via di uscita, non c’è scampo, per questo mi rifugio sempre nel passato.
Scavo in pagine di storia per trovare un senso, per illudermi forse di avere più tempo…
Sentire tra le mani il peso del vissuto, credere per un istante di potere tutto.
Polvere, solo polvere, dei miei pensieri ora rimane solo polvere. E tra cent’anni sarà cenere, tra cent’anni sarà cenere.