quanto amo il vento nei pomeriggi di aprile. quando stai camminando sotto al sole cocente e ti stai sciogliendo dal caldo, poi d’improvviso soffia l’aria fresca che ti scompiglia i capelli e torni a respirare. questa tranquillità mi ricorda la primavera dell’anno scorso. quando mi annoiavo prendevo uno zaino, ci buttavo dentro qualche telo, un po’ d’acqua e due mele, mi mettevo le scarpe, passavo a prendere una mia amica e partivamo. dove andavamo non lo sapevamo nemmeno noi. ci piaceva passeggiare per le campagne, tra gli alberi, saltavamo i ruscelli e molte volte ci cascavamo dentro. continuavamo a girare fino a quando non trovavamo un posto particolare, poi stendevamo i teli e ci sdraiavamo, se faceva troppo caldo ci toglievamo le scarpe e correvamo per i campi, tra la natura. era in quel momento che ci sentivamo davvero libere, nonostante sapessimo che tornate a casa, con le scarpe sporche di fango, avremmo avuto il peso di tutte le responsabilità che in quel momento stavamo ignorando.